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Europee 2014 – Dopo la vittoria e sconfitta delle bandiere, devono vincere gli interessi per il paese Italia

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Il passe Italia è una sorta di macro impresa. Deve essere gestita affinché abbia gli strumenti per un rilancio interno della produzione e dell’occupazione, ma anche su un piano più comunitario. L’Italia deve riconquistare il peso specifico di chi fu “padre fondatore” della Comunità Europea.

Non ci interessa fare valutazioni politiche. I lettori di ImprendiNews possono rappresentare ed immedesimarsi nello schieramento più vicino al loro pensiero. Ciò che a noi interessa è il bene del mondo che lavora e che genera lavoro. Siamo in un momento storico in cui l’Unione Europea rischia di essere messa in discussione al pari della moneta che generò: l’Euro.

Non pensiamo possa essere messo in discussione un processo storico che crediamo irreversibile. Crediamo piuttosto che si debba condurre per mano quel pargolo di nome UE che ha bisogno di svilupparsi e di coinvolgere ogni “opera” nazionale per rendere più omogenei gli equilibri degli stati membri.

L’Unione non si fonda solamente sulla moneta unica o sull’abbattimento delle frontiere. La ricchezza o la povertà degli stati membri dovrebbero basarsi su una Banca Centrale che cancelli definitivamente quelle pari istituzioni dei singoli paesi e che sia varante dell’Unione che abbiamo voluto. Dovrebbe quindi esserci anche un unico fisco con imposizioni eguali. Un unico ordinamento giuridico, civile e penale, che regoli la vita del paese Europa. Gli attuali Capi di Stato dovrebbero diventare dei Governatori degli stati membri.

Sin tanto ché tutto ciò non accadrà assisteremo a scene pietose come sempre accade e non solamente durante le campagne politiche. Sembra che la politica italiana si debba fondare sulle bandiere dei partiti. Pensiamo invece che le bandiere, tutte, debbano avere un unico obbiettivo: l’interesse del paese Italia.

Stando al nome della testata – ImprendiNews – pare, o potrebbe sembrare, che ci stia a cuore solo l’interesse di chi vive un lavoro gestito in proprio. Così non è. Bisogna però riflettere su un punto ben preciso: se non vi fosse chi lavora in proprio creando posti di lavoro chi darebbe lavoro al mondo dei dipendenti?

L’Italia ha molte emergenze. La prima è quella di riattivare il benessere d’impresa affinché questa riattivi assunzioni e benessere. L’Italia non è una ONLUS, deve quindi pensare in forma diretta a chi NON può provvedere a se. Tutti gli altri Italiani debbono trarre il loro benessere dal lavoro. Quindi l’Italia deve letteralmente sconvolgere le normative che regolano il mondo del lavoro perché se non si ridisegna nel suo complesso si porteranno sempre dei calzoni pieni di toppe ed a Bruxelles lo noteranno sempre negandoci credibilità …

Non abbiamo fatto cenno ai “colori” della politica, non ci interessa parlare di bandiere che in caso di “fame” non nutrirebbero nessuno indipendentemente dai pigmenti di colore. L’unico augurio che ci facciamo è che da ogni schieramento politico escano allo scoperto le menti eccellenti e che inizino a gestire in maniera corale gli interessi del paese Italia.

Per concludere: sostenete chi meglio vi garba purché a sua volta ella od egli curi i vostri interessi, perché il vostro benessere è il benessere dell’Italia.

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