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La rivoluzione dirompente del web

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Dall’invenzione di Internet ai Big Data, ecco la rivoluzione del web che sta cambiando il nostro modo di fare business.

La storia del web è piena di tentativi, errori, ripensamenti, scossoni, grandi balzi in avanti: è una rivoluzione perenne e dirompente di cui spesso non capiamo pienamente le conseguenze a medio e lungo termine.

Nato durante la guerra fredda da un progetto della Difesa americana, Internet aveva lo scopo di impedire che un attacco nucleare interrompesse le comunicazioni strategiche. Perciò l’accento fu messo fin dall’inizio sulla ridondanza delle informazioni e sulla possibilità di reinstradare i pacchetti di informazioni seguendo percorsi diversi. Così si ottenevano due risultati: si ottimizzava il percorso dei dati e si minimizzava il rischio della perdita di dati.

Il progetto fu poi aperto allo scambio di dati tra università americane. Negli anni Novanta, l’invenzione del World Wide Web permise a persone e aziende di tutto il mondo di comunicare e farsi pubblicità attraverso Internet.

Emersero le prime Directory che cercavano di fare ordine nell’incremento esponenziale delle informazioni sul web. Aziende come Yahoo! si trovarono di fronte a un problema che non era stato mai affrontato prima: classificare una quantità enorme di dati in continua evoluzione a un costo sostenibile e in un tempo breve.

In questa lotta per la supremazia nell’elaborazione di quantità enormi di dati si inserirono anche Google, che diventò il punto di riferimento come motore di ricerca, e Facebook, che diventò il primo social network al mondo per numero di iscritti (attualmente sono più di un miliardo).

La tecnologia usata per i big data sta diventando un fattore dirompente nell’economia digitale odierna. Infatti, aziende che per anni hanno costruito la loro reputazione di eccellenza in soluzioni informatiche per le aziende ora rischiano di essere superate da nuove aziende più piccole e più agili che mettono in pratica a livello organizzativo ciò che hanno imparato dai big data.

Infatti, il tradizionale modello piramidale delle aziende mal si adatta alla situazione odierna in cui le tecnologie per i big data sono capaci di dare soluzioni più rapide, più vicine alla realtà e meno costose. I big data stanno modificando così il tessuto economico globale con una rivoluzione a cui molto verosimilmente ne seguiranno altre. Per questo è indispensabile ripensare radicalmente al modo di fare business oggi e nel futuro.

Per saperne di più

Vediamo alcuni concetti senza i quali le aziende globali leader nel campo dei big data non esisterebbero:

Architetti di piattaforme: chi mette a punto la struttura portante del business deve fare i conti con l’aspetto fisico, cioè tutto ciò che ha a che fare con l’hardware, e il duplice aspetto del software, cioè da una parte, i team aziendali che lo creano, lo fanno funzionare e lo aggiornano, e dall’altra, le esigenze e il punto di vista degli utenti o clienti.

High Availability (HA): significa che le piattaforme sono sempre operative in qualsiasi momento e che sono previste procedure per evitare la perdita di dati.

Extract, Transform, Load (ETL): riguarda il fatto di estrarre i dati, trasformarli e caricarli in modo da poterli usare. Queste sono tutte operazioni che ci portano nel cuore dell’industria dei big data.

Client Server: è il modello che ha permesso di superare il modello dei grandi elaboratori noti come Mainframe. Il modello Client Server permette di distribuire tra i vari computer della rete il processo di elaborazione dei dati.

Cluster: è un insieme di computer interconnessi che ha una potenza di calcolo superiore rispetto ai Mainframe. Con Internet, questo modo di procedere è diventato più semplice ed economico rispetto alla costruzione dei primi Mainframe.

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About Author

Sono un consulente web e blogger. Appassionato di informatica e web sin dalla giovane età, sono esperto di web marketing e ho conseguito un Master in Studi Europei al Collegio d’Europa di Natolin in Polonia. Ho esperienza in ambito assicurativo e mi interessano il marketing, le tecniche di vendita e il business coaching. Il mio lavoro mi ha portato ad approfondire l’uso delle tecnologie informatiche destinate al settore alberghiero e all’organizzazione del lavoro. Penso che lo sviluppo parta dall’innovazione, dalla motivazione, dalla costanza nel perseguire i propri obiettivi e dalla creatività.

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