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Intervista a Daniela Battistella, Canadian television producer

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Daniela Battistella lavora come TV producer in Canada per diversi network televisivi. È stata Senior Offsite Producer di MasterChef Canada e più recentemente Country Producer di The Amazing Race Canada.

English version

Traduzione in italiano

A cura di Alessio Del Zotto.

È con grande piacere che intervisto Daniela Battistella, producer di serie, programmi, reality e documentari per diversi network televisivi in Canada. Le ho fatto alcune domande sulla sua esperienza come Senior Offsite Producer di MasterChef Canada e su quella attuale come Country Producer di The Amazing Race Canada.

D: Daniela, cosa vuol dire fare televisione oggi?

R: Al giorno d’oggi l’industria televisiva sta cambiando rapidamente poiché sempre più telespettatori si allontanano dalle reti televisive via cavo e convenzionali e guardano i loro programmi preferiti sui dispositivi mobili. Il vecchio modello, cioè le imprese che comprano spazi pubblicitari che finanziano i programmi, è morto poiché la nostra tecnologia in rapida evoluzione permette agli spettatori di bypassare la pubblicità. Prova a ricordare l’ultima volta che hai guardato la pubblicità durante un programma televisivo. Ognuno guarda ora i suoi programmi preferiti o in streaming da internet o tramite il menu Pay On Demand. In ambedue i casi, la pubblicità non è più rilevante. Ciò significa che il vecchio modello industriale è morto. Le reti televisive non possono garantire che la gente guardi la pubblicità, così gli industriali spendono altrove i milioni che dedicano alla pubblicità. Se non c’è pubblicità, non ci sono soldi per pagare il contenuto televisivo. Perciò abbiamo assistito a una spinta così importante verso format più costosi come i reality show, ad esempio il Grande Fratello, MasterChef, Amazing Race ecc. Questi sono i soli tipi di spettacoli che garantiscono ancora che un vasto pubblico guardi la messa in onda dello show, così da garantire che gli spettatori guardino la pubblicità. Questi programmi, insieme con i grandi eventi sportivi, sono i soli ancora rimasti che fanno fare profitto all’industria televisiva.

Cosa significa ciò in termini di fare televisione in Canada al giorno d’oggi è una minor varietà di programmi veramente originali. Franchising televisivi internazionali di successo dominano l’etere. Questi spettacoli sono molto costosi da realizzare, ciò significa che le reti televisive e le aziende produttive stanno focalizzandosi su una o due realtà. Mentre dieci anni fa potevano essere interessate a una dozzina di programmi minori originali e poco costosi, oggi investono solo in due o tre show molto costosi. Questo significa meno lavoro per tutto il settore e meno scelta per gli spettatori. C’è poco spazio per una reale originalità perché gli investimenti necessari sono troppo ingenti.

In realtà alcuni dei programmi più interessanti e originali si possono trovare oggi su internet e tutti nel settore televisivo cercano di capire come sarà il nuovo modello.

D: Di cosa ti occupi come producer?

ImprendiNews – Daniela Battistella

Daniela Battistella TV producer canadese.

R: Ci sono diversi tipi di produttori televisivi (TV producers): alcuni lavorano in programmi televisivi scritti, come le serie drammatiche e le commedie, altri come me lavorano in programmi televisivi non scritti: attualità, lifestyle e reality show. Come producer di lifestyle e reality show, collaboro con i dirigenti della rete e con i dirigenti della produzione per realizzare lo show che desiderano, in base al tempo e al budget. Ogni tanto ciò significa in realtà lavorare con loro per creare il format originale dello spettacolo, altre volte il format è già stabilito. Il producer di solito assume il suo team, tutte le persone necessarie a realizzare il programma. Il producer è responsabile degli aspetti creativi e relativi alla produzione dello show – dal tipo di telecamera usato per girare il programma al casting, all’editing e alla pubblicità.

D: Cosa ti piace di più nel lavoro che fai?

R: Gli aspetti creativi del mio lavoro sono ciò che mi piace di più. Essenzialmente siamo moderni narratori (storytellers) e questa è la parte che mi piace di più. Un buon programma ti permette di raccontare storie stupende su persone interessanti. Qualche anno fa, ho creato un programma chiamato «I Chirurghi» che ha presentato i migliori e più talentuosi chirurghi canadesi. Nelle tre stagioni abbiamo presentato 39 chirurghi, ognuno dei quali con una specializzazione unica e le sue storie personali di successo e dramma. Mi ricordo che adoravo andare al lavoro durante quella produzione e pensavo che anche se avessi vinto alla lotteria avrei continuato ad andare a lavorare.

D: Parliamo di MasterChef Canada. Cosa ti è piaciuto di più nel fare questo programma?

ImprendiNews – Daniela Battistella

Daniela Battistella at MasterChef Canada.
Daniela Battistella a MasterChef Canada.

R: Come Senior Offsite Producer ho diretto il team che ha creato tutte le sfide fuori dallo studio di MasterChef. Questo significava trovare delle location uniche e interessanti, creare delle sfide originali per tutti i team MasterChef e gestire i movimenti di un piccolo esercito di membri della produzione, del cast, e delle attrezzature dallo studio a ogni location. Amavo questa sfida di trovare le location, negoziare le autorizzazioni, portare a compimento la sfida di trasportare tutte quelle persone e le attrezzature a ogni location, e lavorare con i dipartimenti cucina, arte e costumi per rendere ogni sfida unica e memorabile.

D: Cos’è l’aspetto più divertente di The Amazing Race Canada?

R: Amazing Race è uno di quei programmi che tutti quelli che lavorano in televisione sono in soggezione solo per come è fatto, così avere l’opportunità di essere una parte di questa produzione incredibile è stato indimenticabile. Non c’è in realtà nessun altro programma come questo, e una volta che ci hai lavorato, sei fiero di appartenere a una piccola élite di professionisti con le competenze per fare qualcosa di realmente unico e incredibile. Anche se eravamo dietro le telecamere, tutti noi del team di produzione ci sentivamo come se stessimo anche noi partecipando all’Amazing Race. Guardare i concorrenti superare tutte le sfide che avevamo preparato per loro è stato emozionante. Tifavamo per loro ed eravamo tristi quando un team veniva eliminato, ed eravamo in estasi per il team vincente alla fine. È stata un’avventura incredibile in cui tutti hanno fatto del loro meglio, lavorando tutto il giorno in condizioni che la maggior parte degli altri show televisivi non dovranno mai affrontare. È stato stupendo!

D: Sei stata anche a Macau, Cina. Ci puoi raccontare una cosa che ti ha colpito di più in questa esperienza?

R: Lavorare a Macau è stata un’esperienza indimenticabile. Non ero mai stata in Cina prima, così solo questo fatto era molto entusiasmante. Sono atterrata a Hong Kong dopo un volo di 15 ore e mezzo da Toronto. Poi ho fatto un’ora di viaggio in traghetto attraverso la baia fino a Macau. Macau è una città sorprendente. Colonizzata dai portoghesi, è un miscuglio unico di influenze cinesi, americane ed europee. Un momento sei immerso nella cultura cinese dell’antico Tempio A-Ma, un attimo dopo pensi di essere in una versione ingigantita di Las Vegas, e dopo ancora pensi di essere stato trasportato da qualche parte nel Mediterraneo mentre cammini attraverso Senado Square.

ImprendiNews – Daniela Battistella

Daniela Battistella a Senado Square, Macau, Cina.

D: Qual è stata l’esperienza più stimolante dal punto di vista professionale?

R: È stato eccitante e anche una sfida lavorare in una location dove non si parla inglese. Sono stata molto fortunata di avere un meraviglioso team di giovani professionisti di TV e film, ma certe volte i problemi di lingua mi resero il lavoro molto più difficile. Alla fine siamo stati capaci di capirci gli uni gli altri e di superare tutte le numerose sfide, e la puntata è diventata divertente e memorabile.

D: Hai vissuto sia in Europa che in Canada. Che differenze ci sono tra Europa e Canada nel modo di fare business?

R: Non so se posso realmente rispondere a questa domanda poiché non ho mai lavorato in Italia, ma posso evidenziare alcune specificità basate sulla cultura e la geografia. I produttori televisivi italiani sono in qualche modo più fortunati per due ragioni: l’Italia ha una popolazione di quasi 61 milioni di abitanti, rispetto ai 35 milioni del Canada. Una popolazione più numerosa significa un maggiore potenziale di reddito e risorse maggiori. La lingua e la cultura italiana fanno sì che i telespettatori italiani sono meno portati a cercare altrove i loro programmi televisivi. La nostra realtà in Canada è assai diversa poiché ci sforziamo costantemente di strappare i telespettatori canadesi ai programmi americani. La nostra lingua e la cultura simile, sebbene non identica, fanno sì che gli spettatori canadesi possono facilmente godersi i programmi prodotti a sud della frontiera, e grazie ad una popolazione maggiore di dieci volte quella del Canada, i produttori americani hanno il tipo di disponibilità e risorse che i produttori canadesi possono solamente sognare. In conseguenza, la commissione governativa canadese CRTC (Canadian Radio-television and Telecommunications Commission) ha a lungo richiesto che le reti televisive canadesi investissero parte dei loro profitti nella produzione di programmi televisivi solo canadesi. Questo equilibrio è adesso a rischio poiché il modello di business precedente della televisione canadese sta fallendo. Nonostante enormi profitti, le reti televisive stanno richiedendo in modo costante alla CRTC di abbassare le loro quote di contenuto canadese.

D: Ci sono anche dei punti in comune tra l’Europa e il Canada?

R: L’unica specificità nel panorama televisivo canadese è il Québec, che penso assomigli di più all’esperienza televisiva europea. Con la sua lingua e cultura uniche, il Québec ha avuto successo nel creare un’industria televisiva fiorente, con programmi e personalità che i telespettatori del Québec amano e seguono.

D: Cosa consigli ai giovani che desiderano lavorare nel mondo della televisione?

R: Di fare qualcos’altro ☺. No, scherzi a parte, questo è un momento molto interessante per chi vuole lavorare nel mondo della televisione. Mentre un modello di business sparisce, ci saranno meravigliose opportunità per nuove imprese, idee e imprenditori. Abbiamo visto come la tecnologia ha rivoluzionato il mondo della musica così come l’editoria. Nell’industria televisiva dobbiamo anche noi cercare nuove opportunità mentre continuiamo a produrre programmi interessanti e raccontare storie divertenti.

D: Che consiglio daresti a chi in Italia è interessato a un’esperienza lavorativa in Canada?

R: Ovviamente è necessario per chiunque pensi a una carriera nella televisione canadese padroneggiare bene l’inglese (o il francese se lo scopo è lavorare in Québec). Avere esperienza nella produzione della televisione italiana sarebbe naturalmente un vantaggio non da poco, specialmente aver lavorato in programmi che sono riconosciuti in Nord America o che sono stati molto popolari in Italia.

D: Per concludere, che consiglio vuoi dare alle imprenditrici e agli imprenditori che ci leggono?

R: Il business della televisione canadese è come ogni altro business nel mondo nel senso che per avere successo devi avere le stesse qualità: dedizione, intelligenza, professionalità, creatività e perseveranza. Ho lavorato nella televisione canadese dal 1978, iniziando come giovane assistente di produzione. Alcuni dei miei amici e colleghi hanno seguito un percorso più aziendale, diventando dirigenti televisivi, creando le loro aziende, oppure lavorando per grandi reti televisive ed emittenti. Mi è sempre piaciuto troppo il lavoro di produttore televisivo per lasciarlo per un lavoro di ufficio. L’importante è saper lavorare in team e allo stesso tempo avere la capacità di lavorare autonomamente e prendere decisioni al volo. Penso che queste qualità siano importanti in ogni lavoro e che sono le aziende che riconoscono e incoraggiano queste competenze che alla fine hanno più successo.

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About Author

Sono un consulente web e blogger. Appassionato di informatica e web sin dalla giovane età, sono esperto di web marketing e ho conseguito un Master in Studi Europei al Collegio d’Europa di Natolin in Polonia. Ho esperienza in ambito assicurativo e mi interessano il marketing, le tecniche di vendita e il business coaching. Il mio lavoro mi ha portato ad approfondire l’uso delle tecnologie informatiche destinate al settore alberghiero e all’organizzazione del lavoro. Penso che lo sviluppo parta dall’innovazione, dalla motivazione, dalla costanza nel perseguire i propri obiettivi e dalla creatività.

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