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Perché la Google Tax è sbagliata

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In Italia (e non solo), c’è spesso la tentazione di risolvere ogni problema con nuove tasse. Ecco perché la Google Tax è sbagliata.

Proposta già nel 2013 da Francesco Boccia, Presidente della Commissione Bilancio della Camera, la Google Tax è un argomento di attualità, poiché il Parlamento spagnolo l’ha appena approvata. Entrerà in vigore nel 2015 e obbligherà Google a pagare i giornali per poter richiamare le loro notizie su Google News. Ora a parte il fatto che Google News e altri aggregatori di notizie fanno pubblicità gratuita ai giornali e che questo viene considerato un regalo del governo spagnolo ai grandi giornali iberici, Google potrebbe anche rispondere con lo smantellamento di Google News Spagna.

Il problema sta in questi termini: è giusto che colossi come Google, Facebook e Amazon abbiano la loro sede legale europea in paesi come l’Irlanda e il Lussemburgo dove pagano meno tasse? Secondo quelli che sono favorevoli alla tassa, si tratta di concorrenza sleale. Ma va detto anche che nell’Unione Europea esiste la libera circolazione di beni, servizi, persone e capitali: quindi niente giustifica un intervento dell’Antitrust europeo.

Anzi, voler tassare i colossi del web significa pensare che ogni cosa si possa risolvere aumentando le tasse. Ora questo accredita l’idea che ci sia una pressione fiscale naturale in paesi come l’Italia e che chi ha tasse più basse come l’Irlanda o il Lussemburgo sbaglia. In realtà il problema è esattamente l’opposto: magari l’Italia avesse una pressione fiscale così bassa!

Allora capiamo che la concorrenza sleale alle aziende la fanno quei governi che mantengono una pressione fiscale alta o addirittura l’aumentano in nome della giustizia sociale. Una pressione fiscale abnorme come quella Italiana ha fatto sì che Google, Facebook e Amazon scegliessero sedi legali in altri paesi dell’Unione Europea. La tassazione italiana è la concorrenza sleale che l’Italia fa alle proprie aziende e che impedisce ad aziende innovative di investire in Italia. Introdurre nuove tasse è assolutamente controproducente e vuol dire che non si è capito proprio nulla.

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About Author

Sono un consulente web e blogger. Appassionato di informatica e web sin dalla giovane età, sono esperto di web marketing e ho conseguito un Master in Studi Europei al Collegio d’Europa di Natolin in Polonia. Ho esperienza in ambito assicurativo e mi interessano il marketing, le tecniche di vendita e il business coaching. Il mio lavoro mi ha portato ad approfondire l’uso delle tecnologie informatiche destinate al settore alberghiero e all’organizzazione del lavoro. Penso che lo sviluppo parta dall’innovazione, dalla motivazione, dalla costanza nel perseguire i propri obiettivi e dalla creatività.

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