Menu

Intervista al Dott. Marco Zamuner e a Leonardo Pasquot, professionisti del ramo assicurativo

0

Il Dott. Marco Zamuner e Leonardo Pasquot sono due professionisti del ramo assicurativo in Veneto. ImprendiNews li ha intervistati sul loro lavoro e sulla situazione delle coperture assicurative e previdenziali in Italia.

Il Dott. Marco Zamuner e Leonardo Pasquot sono due Area Manager dell’ Agenzia Generale di Generali Italia – INA Assitalia di San Dona’ di Piave, che si sono distinti negli ultimi anni per una raccolta vita e danni consistente, con la quale hanno sviluppato rapidamente la loro carriera interna. Il Dott. Zamuner, 30 anni, è responsabile commerciale dell’agenzia di Jesolo, e Leonardo Pasquot, 21 anni, dell’agenzia di Meolo. ImprendiNews ha intervistato questi due giovani professionisti sul loro lavoro e sulla situazione del ramo assicurativo oggi in Italia.

ImprendiNews – Marco Zamuner

Il Dott. Marco Zamuner.

ImprendiNews – Leonardo Pasquot

Il Dott. Leonardo Pasquot.

Lavorare in ambito assicurativo può annoverare tra i suoi aspetti di maggior fascino proprio una meritocrazia orizzontale, incentrata solo sui risultati ottenuti sul campo, nessuno arriva a gestire un gruppo o a ricoprire incarichi di responsabilità per grazia ricevuta. Questa particolarità del nostro lavoro è indubbiamente un grosso incentivo ad impegnarsi ed applicarsi con dedizione ogni giorno, consapevoli che gli sforzi e la qualità del lavoro in qualche modo verranno sempre premiati.

Generali Italia, come è noto, è la prima compagnia italiana nel campo dei servizi previdenziali in genere, con una spiccata attitudine verso il ramo della previdenza complementare, che ne rappresenta il vero e proprio core business:

Avere il mandato della compagnia che traina da anni questo settore è indubbiamente un vantaggio, ma in Italia, nonostante il trend di crescita sia a doppia cifra, la mentalità assicurativa è tutta in costruzione. I giovani vanno spinti fin dai loro primi giorni di lavoro a trovare gli strumenti per poter costruire quello che sarà, praticamente da solo, il loro reddito di domani; anche, e ci sentiamo di dire soprattutto, in un contesto di crisi economica e politica come quello in cui ci troviamo a vivere.

Pungolati sugli aspetti più controversi della difficile congiuntura economica, in cui sempre meno è il risparmio e sempre più precario diventa il lavoro, i due non si scompongono:

La crisi non interferisce in modo significativo nella nostra attività. Anche se nel complesso la disoccupazione giovanile è sicuramente in aumento, è anche vero che chi invece un lavoro ce l’ha è nettamente più incline al risparmio rispetto a qualche tempo fa.

I media, certamente, mai come oggi pronti ad evidenziare il problema previdenziale in tutta la sua drammaticità, ma anche lo sviluppo di una coscienza nuova da parte dei nostri concittadini, fatto, questo, che non deve sorprenderci:

Ci sentiamo tutti orfani di uno Stato sempre meno disposto ad assisterci con gli strumenti classici. Nei paesi occidentali più evoluti, laddove il Welfare pubblico è da sempre meno assistenziale, la mentalità assicurativa è già fortissima: il futuro prossimo ci parla di un mercato, quello italiano, tutto da inventare.

Basti pensare, ad esempio, a come solo il 4% degli italiani abbiano coscientemente scelto di stipulare una polizza sul caso di morte per la salvaguardia del proprio reddito familiare e confrontare questo dato con le percentuali – quasi opposte – dei cittadini americani.

Ma non si tratta solo di polizze vita in senso classico. Basti pensare al futuro garantito delle polizze Long Term Care, che assicurano una rendita vitalizia in caso di non autosufficienza. In una società che sta progressivamente invecchiando, questo genere di servizi previdenziali non possono che cresce esponenzialmente.

Un mondo in divenire, in cui le sfide e i dubbi di ogni giorno possono essere declinati col linguaggio assicurativo moderno, in un contesto di mercato quanto mai favorevole e dinamico, destinato a dare possibilità di lavoro a molti altri giovani nei prossimi anni. Ma quali sono i consigli che un neofita dovrebbe tenere a mente per avere successo in questa affascinante ma delicata sfida?

L’importante è dedicarsi al proprio lavoro con dedizione e impegno costante fin dai primi giorni. Non esistono momenti in cui si stacca davvero completamente la spina. Mantenersi ricettivi, tenere le orecchie ben aperte, informarsi: la differenza la fanno la costanza e le competenze. E da tenere bene a mente: se ti immagini a casa in pantofole alle 18:00 … non è il lavoro che fa per te!

Share.

About Author

Sono un consulente web e blogger. Appassionato di informatica e web sin dalla giovane età, sono esperto di web marketing e ho conseguito un Master in Studi Europei al Collegio d’Europa di Natolin in Polonia. Ho esperienza in ambito assicurativo e mi interessano il marketing, le tecniche di vendita e il business coaching. Il mio lavoro mi ha portato ad approfondire l’uso delle tecnologie informatiche destinate al settore alberghiero e all’organizzazione del lavoro. Penso che lo sviluppo parta dall’innovazione, dalla motivazione, dalla costanza nel perseguire i propri obiettivi e dalla creatività.

Partecipa

  • Leave A Reply

  • Commenti su Facebook

  • Commenta tramite Google+

    Powered by Google+ Comments