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Steve Jobs: «I musicisti suonano gli strumenti. Io dirigo l’orchestra»

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Una delle figure imprenditoriali più discussa, amata e irrequieta fu Steve Jobs CEO di Apple. Il 9 ottobre uscirà negli USA il film tratto dalla biografia di Walter Isaacson.

Alle 9:41 l’asse di rotazione terrestre si sposterà per sempre.
I due eventi più significativi del Ventesimo Secolo: gli alleati vincono la guerra, e questo.
Non puoi scrivere un codice, non sei un ingegnere.
Cosa fai esattamente?
I musicisti suonano gli strumenti. Io dirigo l’orchestra
Mi sono chiuso in un garage e ho inventato il futuro
Perché gli artisti spianano la strada, gli incapaci chiedono l’approvazione.
Mi piace che non ti importi quanto guadagna una persona, ti interessa solo quello che fa.
Ma quello che facciamo non sempre è la parte migliore di noi.
Sei l’unico che vede il mondo come lo vedo io.
Nessuno vede il mondo come lo vedi tu.

Ogni tanto è bene guardare alla storia, a chi ci ha condotti al momento attuale. Steve Jobs è stato uno dei massimi protagonisti a livello mondiale di un’epoca che ha riscritto il presente di fine anni ’70 e ha definito quel futuro che oggi noi viviamo come presente.

Non è necessario amare una figura per riconoscerne il genio. Quello che noi possiamo sapere dei grandi attori dell’industria e del business è quanto si percepisce dalle fonti mediatiche, e quanto ci giunge in forma per lo più già confezionata. Talune volte il personaggio suscita simpatia oppure si dimostra irritante ma è inevitabile – se siamo obbiettivi – riconoscere il genio in quelle menti che lo possiedono realmente.

Spesso mi trovo a valutare un personaggio che magari non mi aggrada del tutto e la domanda che mi pongo per raggiungere una buona obiettività è: «Cosa ha fatto quest’uomo per calcare le scene del mondo a differenza di me?».
Questo interrogativo ci ridimensiona e ci fa comprendere come nel popolo dei simpatici e degli antipatici vi siano persone che valgono a seconda delle azioni che hanno compiuto, del loro lavoro, di quelle intuizioni e di quel genio che li ha condotti a ricoprire un ruolo che non è solamente imprenditoriale ma diventa pubblico e sociale.

Steve Jobs fu un attore geniale che creò un prodotto innovativo copiato da molti – sebbene perlopiù in malo modo – e per fare questo visse una vita di contrasti ma ricca di storia tanto da spingere uno dei più grandi biografi quale Walter Isaacson a scrivere la sua biografia.
Il corpo di Jobs era ancora caldo quando si iniziò a parlare del film che avrebbe narrato la sua vita.

Il 9 ottobre di quest’anno uscirà negli USA mentre in Italia giungerà solo, si dice, nel 2016. Certamente la sceneggiatura del film diluirà il contenuto della biografia di Isaacson ma la cinematografia saprà enfatizzare i punti più salienti di una vita che merita di essere conosciuta da chi fa impresa.

Il film racconterà sicuramente la storia di una persona visionaria che fece delle sue intuizioni forti convinzioni sulle quali costruire un ecosistema che è cresciuto in maniera organica sino a giungere all’attuale mondo Apple.

Oltre il film di Steve Jobs è interessante vedere un documentario realizzato qualche anno fa dalla Rai sulla vita di un grande imprenditore italiano quale Adriano Olivetti. Anch’egli ebbe una visione molto personale dell’industria che rivoluzionò – ai tempi – il rapporto fra il “padrone” e i suoi lavoratori.
Due storie completamente differenti che celebrano un comune denominatore: il genio.

Se non abbiamo la fortuna di vivere il loro successo e di diventare loro pari quanto meno dovremmo avere la lungimiranza di comprendere il loro genio e di trasferirlo, per quanto possibile, all’interno delle nostre dimensioni imprenditoriali.
Per essere grandi non è necessario possedere delle multinazionali, lo si può essere coltivando al terra, gestendo un negozio, un’attività artigianale ma sempre con quell’originalità che ci distinguerà e lascerà di noi una tracci.

Image Credits: Farm7.staticflickr.com

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. ImprendiNews.com è la prima testata attiva dal 1º maggio 2014. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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